Nato il 21.1.1915.
Figlio di contadini, ha vissuto esercitando la medesima professione a Gualtieri di Reggio Emilia.
Dedicava il tempo libero dal lavoro dei campi all’Oratorio parrocchiale e al catechismo dei fanciulli.
Fattosi Servo della Chiesa, ha vissuto nella semplicità la sua consacrazione e il suo attaccamento all’Istituto.
Messa – Tabernacolo – Madonna erano i suoi tre centri di affetto e contemplazione.
Dopo una dolorosa malattia, durante la quale è stato di edificazione cristiana a tutti, si è spento il 23.4.1970, pregando per il Papa, il Vescovo, le vocazioni, l’Istituto, i giovani, l’oratorio.
È sepolto a Gualtieri di Reggio Emilia.
“Nella fedeltà generosa alla sua consacrazione a Dio nel mondo, nell’amore alla famiglia, nell’insegnamento del catechismo ai fanciulli dell’Oratorio Parrocchiale, nell’attaccamento amoroso al suo Istituto, ha servito la Chiesa con semplicità di cuore, con eroica penitenza, con costante spirito di preghiera” (dal ricordino funebre).
“Semplice contadino, senza cultura profana, minato da anni da un male tormentoso, a quale grado di virtù è asceso! Un giorno mi scrisse esprimendo il desiderio di una visita per “un affare importante e urgente”. Dalle parole della lettera mi sembrava di indovinare un momento di angoscia. Fui sollecito ad andarlo a visitare.
Con infantile pudore e semplicità mi confessava di non riuscire più a portare il cilicio per tutte le ore fissate. Il male di cuore, il calore estivo glielo impedivano: domandava il permesso di ridurre il tempo della penitenza quotidiana”
(Don Dino Torreggiani – circolare del 23.4.1970)
La parola del Fondatore
3 vol. “Ricordando Arvedo” pag. 19 (tutto)