Nello Mantovani (1898 – 1980)

Nato l’11.5.1898.
Era sempre vissuto a Badia Polesine (RO), lavorando nelle organizzazioni parrocchiali, nelle varie attività di catechesi e di carità, presso l’Istituto “Cainazzo” e poi come bidello presso la scuola elementare di Bova Zecchino (Badia Polesine), dove viveva con la sorella Edvige, deceduta alcuni anni dopo, nella Casa di Risposo di Badia Polesine.
Pochi dell’Istituto lo hanno conosciuto personalmente, perchè è venuto agli incontri annuali comunitari solo i primi anni, ma è sempre rimasto profondamente legato a tutti e, in occasione di visite a lui, sempre ricordava e chiedeva notizie di questo o di quello: era difficile non trovargli la corona del Rosario in mano.

Due sue brevi lettere al Superiore generale che manifestano il suo attaccamento all’Istituto, tutto il suo entusiasmo per il fatto di appartenervi.

“Degnissimo caro Padre,
con immenso gaudio del cuore ho ricevuto la notizia della sua nomina a Superiore generale dei Servi della Chiesa. Congratulazioni, ringraziamo il Signore perchè sappia-mo sotto la sua sapiente guida farci portare alla meta della nostra santificazione. Nelle mie preghiere le prometto di pregare tanto, tanto il Signore, perchè tutto riesca per la sua maggior gloria. Preghi per me, con filiale venerazione le bacio la mano. Suo dev.mo in Cristo “ (31.8.1977)

“Amatissimo Padre Superiore,
Tanti auguri accompagnati da ferventi preghiere di Buona Pasqua, unito a me è anche mia sorella Edvige. Se non la incomodo, aspetto gli indirizzi dei Servi della Chiesa. Congratulazioni per essere il nostro bramato superiore, moltiplicherò le mie preghiere perchè possiamo giungere presto alla nostra santificazione di tutti. Con fraterno affetto bacio la mano “ (12.3.1979)
All’età di 82 anni, dopo una settimana di degenza all’ospedale di Badia Polesine, è deceduto il 7.8.1980.
È sepolto nel cimitero di Badia Polesine (RO).

“Quanto mi piacerebbe che questa preghiera fosse stampata nel numero del prossimo Vincolo, perché tutti i fratelli la conoscessero e la meditassero quanto è buona la nostra Madre celeste! È la preghiera vecchia di san Bernardo, ma sembra fatta ieri, per il nostro tempo In Gesù e Maria. Nello Mantovani – 1973”

Tu che nel tumulto del mondo,
senti di essere in balia dei flutti,
tu che senti di essere tra procelle
e tempeste invece di camminare sulla terra,
non distogliere gli occhi dallo
splendore di questa stella, se non vuoi
essere travolto.

Se insorgono i venti delle tentazioni;
se incappi negli scogli delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria.
Se sei sbalottato dalle onde della superbia,
della detrazione, dell’invidia:
guarda la stella, invoca Maria.

Se, turbato per l’enormità dei peccati,
pieno di confusione per la deformità delle coscienze,
intimorito per il terrore del Giudizio,
incominci ad essere inghiottito dall’abisso della tristezza,
dalla voragine della disperazione,
pensa a Maria.

Nei pericoli, nelle angustie,
nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Essa non si parta mai dal labbro,
non si parta mai dal tuo cuore.
E perché tu possa ottenere
l’aiuto della sua preghiera,
non trascurare mai l’esempio
della sua vita.

Se tu la segui non puoi deviare;
se tu la preghi non puoi disperare;
se tu la pensi non puoi sbagliare.
Se essa ti sorregge non cadi;
se essa ti protegge non temi;
se essa ti guida non ti stanchi;
se essa ti è propizia giungerai alla meta.
(S. Bernardo)