L'Istituto "Servi della Chiesa"

I “Servi della Chiesa” sono una famiglia di persone consacrate a Dio, nel mondo e per il mondo.
I componenti di questa famiglia, per grazia di Dio e con il suo aiuto, si impegnano con voto alla pratica della povertà, della castità e dell’obbedienza, e si pongono con piena disponibilità al servizio della Chiesa, per la salvezza di ogni persona (cfr. Costituzioni, art. 1).
Caratteristica della vocazione dei Servi è una particolare accentuazione dello spirito di servizio vissuto attraverso:

  • un tenore di vita rigorosamente povero, segno di condivisione con i più poveri, frutto della unione con il Signore Gesù, contemplato nei suoi misteri, cercato, riconosciuto e servito nelle membra più deboli del suo Corpo mistico;
  • un apostolato missionario preferibilmente orientato a persone, categorie o zone abbandonate e bisognose di aiuto;
  • una obbedienza semplice e generosa al Papa e ai Vescovi, che lo Spirito Santo ha posto a reggere la Chiesa di Dio.

I “Servi della Chiesa” possono essere laici (uomini celibi o vedovi e donne nubili o vedove) e ministri ordinati (sacerdoti e diaconi).

Recentemente si sono avvicinate all’Istituto anche coppie di sposi, con l’intento di vivere lo stesso carisma dei Servi, incarnandolo nel loro specifico contesto coniugale, familiare, professionale e sociale.
Qualunque sia il loro grado di appartenenza all’Istituto, tutti i Servi e le Serve sono chiamati a formare tra loro una famiglia, trovando la fonte e la garanzia della loro comunione nella preghiera, nella Parola di Dio, nell’Eucaristia e nella fedeltà alle Costituzioni.

La loro consacrazione al servizio li porta a rimanere inseriti nel contesto sociale ed ecclesiale originario, condividendo la vita di tutti, soprattutto dei più poveri, così da operare come fermento all’interno del mondo e della Chiesa, evitando accuratamente qualsiasi forma di esenzione o privilegio.
Tale presenza indifferenziata nella società e nel mondo (saeculum), profetica e fermentatrice, costituisce la loro “secolarità”. Per questo la Famiglia dei “Servi della Chiesa” fa parte della più grande realtà degli Istituti Secolari.

Noi siamo Servi della Chiesa nel senso che siamo consacrati al servizio, così da essere il “segno” della vocazione al servizio a tutti comune.
E questa è anche la nostra responsabilità: essere fedeli a questa vocazione, altrimenti, cessando di essere “segno”, perdiamo la nostra ragione di essere.

don Alberto Altana