Così parlò don Dino

Accoglienza

Aspettiamo i poveri e li accogliamo con rispetto.
Con rispetto dell’ambiente: accogliente, ordinato, pulito; con rispetto e riguardo dell’arredamento: letti ordinatissimi, buoni e puliti; con rispetto di persone che sanno presentarsi con amabilità, con fraterna cordialità, con disposizione a servire il povero, secondo le sue necessità: la regola della carità è la necessità di aiuto e soccorso del bisognoso richiedente.

Amore

Il valore delle cose non consiste nel più grande o nel più piccolo, ma nell’intensità dell’amore e della grazia.
L’amore è una grande avventura; la più grande avventura dell’amore sacro è la vita missionaria.
L’ultimo a spegnersi dei nostri sentimenti è certamente il nostro puro amore verso Dio e verso il prossimo e, forse, in un atto supremo, nel momento di morire.

Apostolato

Il nostro è un apostolato non di attesa e di sacramentalizzazione, ma di ricerca e di evangelizzazione.

Ascesi

Bisogna stroncare la natura corrotta, vincerla, prenderne un sicuro dominio, abituarsi ad un continuo controllo.

Asini

Spesso per noi il Signore ha questo metodo — “in mancanza di cavalli, trottano gli asini” — che poi siamo noi!

Benefattore

Non ci è benefattore soltanto chi ci ha dato qualche aiuto materiale: i più veri benefattori sono coloro che ci danno aiuto con la preghiera e il consiglio, che ci danno l’occasione di servire la Chiesa.

Bontà

La bontà è come il sole; illumina anche i punti più remoti della terra e bacia anche le creature più piccole, più umili.

Buoni e cattivi

Non ci sono uomini totalmente buoni e uomini totalmente cattivi. Ci sono soltanto i figli di Dio, che portano in sé l’uomo vecchio e l’uomo nuovo fatto ad immagine di Dio.

Carcerati

Il carcerato ha una grande influenza sociale e il carcere è il termometro della società.
Il condannato è l’unico di cui ci sia una prova di colpevolezza e quindi la carità verso il carcerato è il massimo esercizio della carità, la massima affermazione della maternità della Chiesa.

Chiesa

Nella storia della Chiesa ci sono sempre state delle piccole cose che hanno dato origine alle grandi cose.
Soltanto la Chiesa ha il potere di giudicare e discernere il vero dal falso carisma.
La massima crescita della Chiesa locale è data dalla carità perfetta, che è realizzata dalla pratica dei consigli evangelici, nella conformità a Cristo povero, casto, obbediente.

Diavolo

C’è il diavolo, il diavolo lavora contro il Regno di Dio e particolarmente contro tutte le opere di Dio.

Dio

Come sarebbe bello se Dio facesse Lui le sue opere meravigliose senza servirsi degli uomini, più capaci a rovinare che a realizzare le opere di Dio!
Dio lavora sempre con due mani: con una mano attua i suoi disegni, con l’altra sorregge quello che è strumento inadatto della realizzazione dei suoi disegni stessi. Tutto si supera quando è certa la volontà di Dio.

Disordine

L’uomo disordinato è sempre anche un grande egoista, perché, per stare sempre su se stesso, non si scomoda mai.

Economia e risparmio

È la piccola economia quella che è detta il miglior risparmio.

Fede

…Le vie di Dio si intravedono nella fede, la piccola nostra mente si confonde, ma la volontà di Dio è una retta e la retta è fatta di tanti punti, cioè vediamo prima i singoli punti e solo dopo la retta che essi compongono.
La fede è una luce sempre contornata dall’alone dell’oscurità delle povere menti umane.

Fede e intuizione

Quando un’anima cristiana vive nella semplicità della sua fede, ha intuizioni meravigliose e realizza ideali impensati.

Gioia

La santità è il solo segreto della vera gioia.
Le più piccole affermazioni di fervore, di slancio, di approfondimento della vita interiore, dell’attaccamento alla Chiesa, agli ideali della nostra meravigliosa vocazione mi esaltano di ebbrezza, di gioia immensa.
Quattro sono i punti delle vere gioie dell’anima:

  • la consolazione delle scritture,
  • la sicurezza della fede e dell’obbedienza,
  • la dolce carezza della Provvidenza di Dio,
  • la fecondità della nostra castità ecclesiale.

Grazia

Tutto è luce e certezza per noi che viviamo nella grazia e volontà di Dio.

Istituto

Se pensate anche per un istante che l’Istituto è opera umana, non vi resta che fuggire lontano e portarmi al manicomio.
chi si ferma è morto: se l’Istituto si ferma nel servizio della Chiesa, nel cimentarsi in nuovi campi, è morto.
L’Istituto è opera di Dio, è opera sovrannaturale nelle origini, nello scopo, nei mezzi.
L’Istituto deve poggiare sull’aiuto divino, non disprezza le risorse umane, ma le valorizza solo come dono della Provvidenza.
L’Istituto è opera di Dio, opera di Dio di cui gli uomini non sono mai capaci di attuare la più piccola realizzazione, ma di cui gli uomini sono tremendamente capaci di distruggerne la realizzazione stessa.

Maria

Nel Cuore Immacolato di Maria è nato questo nostro Istituto.
Con l’aiuto della Madonna avrà inizio la conversione dell’Oriente comunista e dell’Occidente pagano ed affarista.

Morte

Debbo capire che è saggia cosa morire “prima di morire”, perché l’opera di Dio non finisce con me.

Nuovo

Non tutto ciò che è nuovo è valido perché nuovo.
Non tutto ciò che è ottimo per altri, può essere buono anche per noi, chiamati a seguire la nostra vocazione; non tutto ciò che affascina e piace è conforme a perfezione, non tutto ciò che passa per la mente è verità.

Ordine

L’ordine è tempo, denaro, santità. C’è un ordine dato dalle armonie delle cose create, c’è un ordine interno proprio dell’uomo dato dall’armonia del pensiero, dei sentimenti, delle passioni, della fantasia.

Orgoglio

L’orgoglio bisogna ucciderlo prima che se ne accorga.

Parola

Quante volte Dio premia una parola coraggiosa basata solo sulla fede per compiere miracoli di conversione!
È la forza della parola dei Santi che credono che a Dio, non a loro, tutto è possibile.

Povertà

La povertà evangelica non è sordida sporcizia, mai; l’umiltà cristiana non è mai stata sciattezza e disordine.

Preghiera

Non si può costruire se non sul capitale di molta grazia di Dio, ottenuta da tante e fervorose preghiere.

Preti

“Meno preti, più preti”, perché la qualità compenserà enormemente la mancata quantità.

Ricchezze

I santi con Gesù e Maria sono le sole vere ricchezze del mondo!

San Giuseppe

Quante volte, nei momenti più neri di miseria, di incomprensione, di debiti, di tradimenti!… e San Giuseppe ha sempre pensato Lui, sempre provveduto, sempre consolato!

Santi

I soli e veri galantuomini.

Santità

La santità non è un lusso per la Chiesa di oggi; è la condizione normale della sua vita quotidiana nel mondo.
“Soltanto la santità è autentico aggiornamento; è cristiana, vitale novità”.

Sapienza

Sì, vi è una “sapienza” che Dio riserva alle anime semplici, che vivono di fede e di preghiera, nel costante, amoroso compimento dei loro doveri.

Servizio

Servire vuol dire donarsi, consacrarsi: vuol dire lavorare per la Chiesa; vuol dire immolarsi secondo le necessità della Chiesa.

Tabernacolo

Ritornare al tabernacolo! Qui sta la nostra forza, la nostra vitalità, la comunione, tutto il superamento delle difficoltà, perché il nostro volto si illumina.

Vescovo

Il Vescovo, centro sacramentale della vita della Chiesa.
Quando Dio manifesta la sua volontà con certi segni, evidenti, quali la Parola del Vescovo, non c’è più forza umana che possa frenare l’energia della fede.

Vita comunitaria

La vita comunitaria rimane pur sempre la più grande e meritoria penitenza e la più valida scuola di santità.

Zero

– Don Dino, lei ha fatto tanto nella vita.
– Sì, è vero, ho fatto molto, tanto, ma non mi sono fatto santo. E questo è meno di zero!

Zingari

I nomadi! Se voi mettete che la condizione per partecipare alla vita della Chiesa è quella di far comunità, il nomade è sempre escluso, è sempre impossibilitato di far comunità.
Se l’Istituto si salva nei momenti difficili, pericolosi, se avrà delle vocazioni, le avrà in funzione dei gitani, in funzione degli zingari, in funzione dei nomadi.