La speranza ha una casa nel profondo del cuore dell’uomo, questa casa l’ha creata il Signore. In questa casa si nasconde una fonte di Acqua viva che vuole emergere come la
piccola sorgente a Massabielle a Lourdes e divenire acqua di speranza per tanti ammalati e
tribolati .
La speranza è come quel calore che arriva, che permette al fiore di fiorire, di tramutarsi poi
in frutto.
La speranza è un dono dall’Alto che ci permette di resistere e di attendere con
perseveranza.
La speranza è aver bisogno di Dio, è quell’aiuto che arriva e dà il segno concreto che la
speranza non delude, voler far da soli non è vivere la speranza.
Il Giubileo ci chiama alla speranza, per imparare a viverla e a riconoscere il volto vicino a te.
Stare e andare, diventano sinonimo di sperare, occorre sperare nella Sua opera che si
realizza mentre tu vai e compi il cammino che poi lui realizza per te.
Un cammino sofferto ma che, conoscendone i segni vivi della Provvidenza, non si ferma ma languisce e brama gli atri del Signore fino a che non entra nel santuario e ne gode la sua bellezza, la sua fedeltà e la sua pace.
Auguro a tutti un santo Natale, Dio vi benedica e vi dia il desiderio di vivere questo Giubileo come Pellegrini di Speranza.
don Stefano