Emergenza Ciclone in Madagascar

Promossa una raccolta fondi per sostenere l’accoglienza degli sfollati e la ricostruzione

Riprendiamo dal comunicato stampa del Centro Missionario di Reggio Emilia:

Sabato 5 febbraio il ciclone Batsirai ha colpito il sud-est del Madagascar con venti di oltre 200 km/h e piogge torrenziali. Il passaggio del ciclone, che ha attraversato l’isola da est a ovest, ha danneggiato gravemente abitazioni, capanne, chiese ed edifici in muratura nelle regioni di Manakara, Ampasimanjeva, Mananjary, Nosy Varika e Mahanoro.

La Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla ha una presenza missionaria storica in Madagascar e attualmente conta una decina di persone impegnate stabilmente nell’Isola Rossa.

Il ciclone ha colpito anche alcuni luoghi dove operano i missionari: la parrocchia di Manakara, il Centro Terapeutico di Ambokala (danni ai padiglioni che accolgono i malati mentali), l’ospedale di Ampasimanjeva (divelto il tetto della farmacia e degli alloggi dei dipendenti) e danneggiato la Casa della Carità di Mananjary. Le scuole sostenute da RTM nel distretto di Manakara stanno inoltre offrendo in questi giorni riparo a migliaia di sfollati, pur avendo anch’esse subito alcuni danni alle strutture.

Per questa ragione la Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla e Volontari nel Mondo RTM promuovono una raccolta fondi straordinaria per offrire ai missionari la possibilità di accogliere sfollati e ricostruire le strutture rase al suolo o danneggiate dal ciclone.

Le offerte, con la causale “Emergenza ciclone in Madagascar”, possono essere effettuate:

  • con bonifico bancario sul conto (IBAN): IT28A 05034 12800 0000 0000 3413, presso Banco BPM intestato a COMPAGNIA DEL SS. SACRAMENTO – CARITAS REGGIANA – MISSIONI DIOCESANE RAMO ONLUS,
  • online mediante il link https://cmdre.it/donations/emergenza_ciclone_madagascar/ sul sito del Centro Missionario,
  • in contanti o assegni, ogni mattina dal lunedì al venerdì, presso la Curia di via Vittorio Veneto 6 a Reggio Emilia (chiedere di Teresa Tagliaferri)

TESTIMONIANZE DIRETTE DI MISSIONARI E VOLONTARI

A Manakara, racconta don Luca Fornaciari, “molte case sono senza tetto, i pali della luce sono caduti quasi tutti e la strada principale della città è interrotta per gli alberi abbattuti dal vento. In chiesa una ventina di persone sono venute a chiederci un riparo. Intanto li ospitiamo nelle case che abbiamo a disposizione”.

Da alcune settimane una delegazione della Congregazione mariana delle Case della Carità (CdC) guidata dal suo Responsabile generale don Filippo Capotorto è in visita sull’Isola Rossa. “Carissimi tutti grazie delle preghiere – scrive don Filippo – il ciclone è entrato in Madagascar sabato sera a Mananjary e ha colpito in particolare il sud dell’Isola con forte vento e pioggia, la stima dei danni non è stata ancora fatta perché molte strade sono bloccate dagli alberi sradicati”.

Alla Fondation Medicale di Ampasimanjeva, dove c’è l’ospedale, vive e lavora Giorgio Predieri, veterano della missione diocesana: “È da tempo che non vedevo un ciclone così forte – ha detto Giorgio –  sono stati divelti i tetti di alcuni edifici e caduti diversi alberi”.  L’ospedale di Ampasimanjeva è l’unico presidio sanitario nel raggio di decine di chilometri e fornisce cure mediche a decine di migliaia di persone. Dai villaggi le persone percorrono lunghi tragitti a piedi per curarsi. In particolare hanno subito seri danni la farmacia e le abitazioni degli infermieri.

“Noi stiamo tutti bene – scrive da Ampasimanjeva la volontaria Giada Tirelli – stiamo ancora tirando su l’acqua in cappella e nelle varie stanze. Intorno a noi il ciclone ha fatto molti danni. Ha scoperchiato diversi tetti, tra cui quello della farmacia, abbattuto tanti alberi e tirato giù lampioni e cavi della corrente. Stanotte tante famiglie hanno dormito nella sala riunioni. Apparentemente sembra che non ci siano feriti”.

A Manakara, il responsabile di RTM Giangavino Milia, scrive: “già da sabato le famiglie con abitazioni particolarmente precarie avevano trovato riparo nelle scuole che sosteniamo, ad essi si sono aggiunte le migliaia di sfollati con case distrutte o allagate. Ora stiamo facendo i sopralluoghi per verificare eventuali danni, in alcuni casi abbiamo già riscontrato tetti divelti e aule inagibili.”

Questa voce è stata pubblicata in Info. Contrassegna il permalink.