Due testi di don Alberto Altana
Provare a condividere, dopo 20 anni dalla sua nascita al cielo, questi due testi
di don Alberto non è un opera nostalgica.
È il riconoscere che la parola dei profeti, se è riferita a un contesto storico particolare,
mantiene anche una sua forza, una sua efficacia ben oltre il “momento”
nel quale essi vivono.
Accade, come attesta la Scrittura, che essi richiamano alla conversione quando
il popolo si allontana dalla alleanza con il Signore. Esortano alla speranza
quando, a causa dell’infedeltà, il popolo ne subisce le conseguenze.
Nella vita di don Alberto questo è stato tanto più vero quanto più ha incarnato,
come i profeti, la debolezza e la fragilità, lasciando che fosse e, speriamo sia,
la Parola a manifestare la sua forza nella fragilità.
Inoltre, nei profeti, il loro essere plasmati dalla Parola è un evento che si manifesta
in gesti che ne rivelano ancora di più l’efficacia.
Nella vita di don Alberto questi gesti sono stati il frutto di una immedesimazione
totale e totalizzante con i più poveri. Non sono stati principalmente gesti
simbolici, ma gesti che hanno rivelato l’amore e la misericordia del Signore
che salva.
L’apice di questo sono stati gli ultimi anni della sua vita. Dei grandi profeti
non viene descritta la fine. In don Alberto l’abbiamo colta come un inizio di
chi, nella vita, ha lasciato fare al Signore amando fino alla fine.
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Come_aveva_promesso_per__bocca_dei_profeti