PASQUA… IERI E SEMPRE

(di don Emanuele Benatti)

Sembrava tutto finito,
come Lui,
quel venerdì livido di croce,
quel sabato vuoto,
pietoso silenzio di morte,
quel tempo impietrito,
fermo al calvario,
inchiodato al sepolcro…
Ma prima dell’alba
irruppe dal buio
l’Uomo di Vita.
Stravolti, soldati,
donne e amici,
come venti impazziti,
scossero polvere e sassi.
E quell’ora,
travaglio e sorpresa,
fu luce,
respiro d’eternità.

Sembrerebbe tutto finito,
a volte, ovunque:
mistero, dolore, sgomento.
Macigni schiacciano vite
e il cielo, a stento,
trattiene il disgusto…
Ma ancora dal buio,
come soffio e carezza,
entra il Dio d’amore.
Libero, anche
l’ultimo sciame di api
smuove i fiori alla danza.
E la vita,
travaglio e sorpresa,
ritrova le ali
e si invera d’eternità.

Tratto dal: Il Vincolo 12 marzo 2020

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