La Pasqua 2019, un dono per risorgere oggi..

Carissimi fratelli,

il Signore ci chiama a partecipare alla vita nuova di Cristo: una vita presente e attiva che continuamente ci parla e ci sollecita ad uscire…

Dal brano del vangelo di Pasqua tutto comincia quando ancora era buio, buio quando le donne andarono al sepolcro… un buio che ci ricorda l’oscurità propria della fede, come sul Calvario, come nell’orto degli ulivi… un buio dove nasce, come a Betlemme, il grande dono della fede, cioè vedere un Dio fedele alle sue promesse… fedele a Betlemme come a Gerusalemme, fuori dalle mura e dentro al cenacolo con le porte sbarrate per paura dei giudei.

l Signore irrompe e porta ad un nuovo inizio, porta una nuova lettura delle cose e degli avvenimenti.

Ed è la fede che ci apre ad accogliere l’opera che Dio ha fatto e che sta facendo e che farà… Lo stesso S. Paolo nella lettera ai Romani dice che “Eredi si diventa per la fede” E quindi è la fede che ci dona di fare nostra l’eredità.

In che consiste questa eredità?

Non è quella metà del patrimonio che si è portato via il figlio minore della parabola del Padre Misericordioso, e neppure il capretto per far festa con gli amici del fratello maggiore.

La eredità di cui parliamo è il patrimonio del Padre il cui centuplo che promette Gesù a Pietro e ai dodici e nel tempo a tutti i consacrati, ne è solo un anticipo.

Nella Pasqua si parla di vita eterna, cioè Gesù Risorto che si fa presente… Una eredità che sorpassa e travolge le misure tanto da mettere gli apostoli in stato di attesa… di quello che farà e dirà il Risorto e del dono del Paraclito che avrebbe mandato…in uno stato di vita di confidenza totale…

Il Signore incoraggia anche noi, oggi, a camminare senza indugio con fede, insieme ai nostri Vescovi, nel servizio alla Chiesa, specialmente ai più poveri, maggiormente fedeli alla chiamata alla santità, nel vivere i nostri Voti, e più coraggiosi nel compiere il bene nell’obbedienza alla Chiesa che si è messa in un cammino di purificazione.

E’ così che ci sentiremo nella verità, nel sincero rapporto gli uni con gli altri per aiutarci e correggerci: veri fratelli e sorelle che risplendono di santità e che corrono con gioia e amore verso i poveri.

Con questi sentimenti giunga a tutti voi, specialmente a chi è ammalato e in difficoltà, il mio augurio pasquale.

Che il Signore ci doni lo spirito di famiglia, quella che ci costituisce una comunità di fede al mandato di servizio generoso e totale tra di noi, alla Chiesa, popolo di Dio, in particolare verso quei fratelli, gli ultimi, che la Provvidenza ci ha messi al fianco nel cammino verso “il congiungimento definitivo con il Signore Gesù”.

Don Stefano

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