Avvento: tempo di speranza vera

Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca.. cosi inizia il salmo 22. E’ davvero bello e necessario riprendere ogni anno il cammino dietro al pastore grande delle nostre anime, Gesù il Cristo che ha cura delle pecore del suo amatissimo gregge. Riprendere il cammino dietro al buon pastore che ci conduce ai verdi pascoli della sua Parola attraverso l’anno liturgico e le acque tranquille di vita che troviamo sempre nuova nel dono dello spirito dei sacramenti nella Chiesa. Come è buono questo pastore fedele che continua a darci ciò che è necessario e attraverso la Chiesa ci chiama a servire i fratelli e le sorelle.

 

Quanti passi, quanto servizio ho visto in questo anno in tanti luoghi dove sono passati don Dino, don Alberto, e tanti fratelli e sorelle. Quanto è stato seminato! Anche oggi è necessaria una testimonianza di amore a tutti, specialmente alle nuove povertà della società di oggi. Noi servi vogliamo essere presenti su temi difficili da affrontare e da gestire  seguendo il magistero del Papa con coraggio e soprattutto con la cura delle persone mettendo alla base della carità la mensa che Dio stesso prepara per noi e per tutti. Dal capitolo abbiamo ricevuto l’incarico di riflettere sul nostro rapporto con i Vescovi. In particolare abbiamo incontrato come Consiglio Generale il nostro Vescovo di Reggio Emilia che ci ha aiutato a vedere le situazioni, le valli oscure cioè  le problematiche importanti come il far si che tutti i fratelli e sorelle vivano la vita dell’Istituto e tutti si collabori nel servizio sostenendoci e aiutandoci, un aiuto importante che ci stimola a camminare come famiglia  e a camminare con coraggio…Il Signore ci da due compagne di viaggio: la bontà e la Grazia.

 

Esse e solo esse sono necessarie per fare le scelte giuste, per fare la sua volontà… In Spagna mi ha colpito molto passare dove morì don Dino, e vedere la Chiesa

dove pregò per l’ultima volta. Penso che le chiese dove pregheremo quest’anno e riceveremo la grazia di Dio siano luoghi speciali per essere strumento della sua bontà anche per quelli che nessuno vuole… solo la grazia di Dio, solo il Padre concede di poter conoscere il Figlio e questa conoscenza particolare si realizza in modo speciale attraverso la sua umanità e divinità nei sacramenti e nei poveri. Abitare sempre in noi stessi come  il tempio del Signore sempre per sentire la sua sua presenza. Il Signore ci dia questa grazia: Buon Natale!!! Il Signore benedica tutti!!

 

don Stefano

 

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