Don Zeno e i “matti di Dio”
A cura di
ENRICO GALAVOTTI E FEDERICO RUOZZI
Carissimi,
mi permetto segnalarvi questo volume dal titolo intrigante e ancor più dal sottotitolo: Don Zeno e i “matti di Dio” tra i quali, oltre don Milani, padre David Maria Turoldo, padre Giovanni Vannucci, don Giuseppe Sandri, vengono ricordati in un lungo capitolo “don Dino Torreggiani e don Alberto Altana, preti tra i sinti” a cura di Giulia Grossi, mentre il volume è stato realizzato a cura di Enrico Galavotti e Federico Ruozzi, che alcuni di noi già conoscono, insieme a Alberto Melloni che ne fa l’introduzione.
Per chi non li conoscesse: chi sono?
- Giulia Grossi è dottoranda dell’Alta Scuola Europea di Scienze religiose Giuseppe Alberigo della Fondazione per le scienze religiose di Bologna, di cui è membro dal 2014 e ha avuto l’incarico da noi dello studio sulla figura di don Altana, il cui materiale al completo che lo riguarda (lettere, studi, conferenze, ecc.) è conservato nella sede della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna.
- Enrico Galavotti insegna storia del cristianesimo all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara ed è membro della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII dal 1998.
- Federico Ruozzi è ricercatore di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia e svolge attività di ricerca presso la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, dove è segretario della rivista “Cristianesimo nella storia”.
- Alberto Melloni è ordinario di storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia, titolare della cattedra Unesco sul pluralismo religioso e la pace dell’Università di Bologna e dirige la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna.
Del sottotitolo “Don Zeno e i matti di Dio” ne dà la spiegazione Alberto Melloni nella sua introduzione al volume:
“C’è una espressione dalla spiritualità russa che indica i “folli di Dio”: lo jurodivyj è il portatore di una sapienza che può abitare solo nella “stoltezza” (1 Cor.1,27), che suscita inquietudine e allarme. Il fenomeno dei “folli di Dio” non ha molti emuli nella tradizione occidentale, costruita attorno a paradigmi di santità molto diversi.
Il volume raccoglie alcune di queste figure italiane di “folli di Dio”, che, conquistati dal Vangelo, hanno imboccato una via di autoriforma”.
Vi anticipo che non si ridurrà la vostra a semplice lettura, ma a uno studio molto interessante che fa al caso nostro.
Don Piergiorgio