Mananjary, Pasqua 2018
Carissimi Tutti!!
è con immenso piacere che vi scrivo, è importante sentire le persone care e gli amici vicini, in particolare nei momenti importanti della vita. Aver celebrato la memoria della passione, morte e resurrezione di Gesù è certamente uno di questi momenti importanti.
Come già vi scrivevo a Natale, da quest’anno 2018 ho iniziato una nuova fase della mia esperienza missionaria, ho iniziato la collaborazione con la Diocesi di Mananjary come inviato della Chiesa di Carpi.
Cominciare di nuovo non è mai facile, soprattutto quando gli anni
avanzano …
Durante i momenti forti della Settimana Santa ho potuto partecipare ad alcuni incontri di preghiera veramente pregnanti, in particolare ieri mattina, sabato santo, quando la Comunità cristiana è in silenzio, è in attesa, è confusa perché “Dio è morto”, ho avuto
il privilegio di celebrare, con il Vescovo di Mananjary, la Messa della Resurrezione del Signore in carcere. In quel momento è passata davanti ai miei occhi la celebrazione della Messa e della lavanda dei piedi di Papa Francesco al Carcere di Regina Coeli. Il
Papa ha voluto che la Chiesa si faccia prossimo, come Gesù, di chi è tra i più esclusi, perché sono persone che hanno sbagliato e in un certo modo ha fatto si che la Chiesa si chini sui peccatori, sui pubblicani (i peccatori pubblici), come Gesù, che è venuto a chiamare e a sanare i peccatori e non i giusti. Non solo ma ha voluto lavare loro i piedi, in segno di spogliazione, segno dell’umiliazione di Dio che si china a servire gli uomini, tutti gli
uomini! Ecco, per me, poter partecipare alla Messa di Risurrezione di Gesù, in carcere, quando ancora tutti piangono, ha reso comprensibile e ricco di significato il momento che si stava celebrando. Gesù Risorto non è più lo stesso Gesù, di prima della passione e morte, Gesù risorto è un Dio che porta su di se i segni della crocifissione. Le persone con le quali ho celebrato l’Eucaristia esprimono a pieno, incarnano, l’Umanità e Divinità di Gesù!
Ecco carissimi, è per me veramente importante poter condividere con voi questo cammino spirituale, che mi aiuta a vivere con meno fatica il quotidiano, consapevole che ogni giorno prepariamo la nostra risurrezione se sappiamo vivere, assumere, partecipare, condividere le morti che ci circondano, fuori e dentro di noi!
Come sapete ogni giorno, siamo chiamati, le persone che collaborano con me ed io, a portare avanti diversi servizi: innanzitutto qui in Diocesi di Mananjary dove sono ormai funzionanti due piccole strutture per la fisioterapia, una qui a Mananjary, appunto, e una a Ifanadiana. Entro giugno dovrebbe poter partire anche il terzo Centro di fisioterapia a Vohilava. A ottobre, poi, si terrà la prima sessione di formazione teorica per le
persone che lavoreranno, in futuro, presso queste strutture. Abbiamo già iniziato ad accogliere i primi malati, bambini, giovani e adulti e stiamo strutturando il percorso riabilitativo. Molti dei malati, infatti, necessitano oltre che della fisioterapia anche di interventi chirurgici correttivi che per ora non siamo in grado di fornire.
Per questo motivo stiamo definendo le varie collaborazioni con le diverse strutture competenti anche se in altre città. Gli amici del Centro Missionario di Carpi mi hanno fatto sapere che ci sono già persone pronte a sostenere questo servizio attraverso il sostegno/adozioni a distanza. GRAZIE!
Io, poi, continuo a seguire le attività della Ferme S. François d’Assise a Manakara. In questi mesi stanno continuando le costruzioni per il futuro centro di formazione agricola. Grazie al sostegno della Fondazione San Zeno di Verona e di alcuni amici di Pavullo i lavori avanzano bene e vorremmo inaugurare il nuovo Centro, se non vi saranno intoppi e inconvenienti, il 4 ottobre, festa di San Francesco. Gesù Risorto ma legato alla Croce
del Duomo di Carpi Inoltre, grazie all’impegno costante e continuo dell’Associazione Amici del DonGio di Scandiano RE, abbiamo potuto riprendere il servizio ai tanti disabili della Regione di Ambositra. È il Collettivo Regionale degli Organismi/associazioni dei Disabili che ha siglato un accordo con gli Amici del DonGio. L’accordo prevede che attraverso alcune persone che coordinano le attività siano riprese tutti i servizi di cura a sostegno
dei disabili. Dal mese di novembre, quando il Collettivo ha aperto un Centro di Accoglienza ad Ambositra, ad oggi sono più di 200 i disabili che si sono rivolti al Centro e per molti di loro le cure: interventi chirurgici, ingessature correttive, fisioterapia, apparecchiature ortopediche, sono, di nuovo, una risposta concreta alla loro situazione. L’Associazione Amici del DonGio ha inoltre deciso di seguire le scelte fatte dalla Diocesi di Reggio Emilia e per questo motivo si sta impegnando sempre di più anche nel sostegno dei disabili della Città di Manakara, dove la Diocesi di Reggio E. ha inviato due nuovi sacerdoti.
Infine non possiamo dimenticare il sostegno che la Diocesi di Carpi sta dando, da anni, alla Fraternità Cristiana dei Malati e Disabili che accompagnano e seguono i malati mentali della Regione di Ambositra. È un piccolo contributo che permette, a questi volontari, di essere disponibili 24 ore su 24, per le necessità presentate dai malati ricoverati al Centro di Diagnosi e Cura Psichiatrico di Ambositra.
Come scrivevo prima tutte queste situazioni parlano di fatica, di “morte”, di limitatezza ma è solo standoci dentro che possiamo sperare nella Risurrezione!
BUONA PASQUA A TUTTI!!!
Se dovessi scegliere una reliquia
della tua Passione
prenderei proprio quel catino
colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo,
del drogato, del carcerato,
dell’omicida, di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio
il tuo Amore.
Madeleine Delbrel
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