A TUTTI, DI CUORE

don Daniele
1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2 e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3 All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4 Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5 Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».


7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8 e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».9 Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12 Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese
Mt 2,1-12

A tutti di cuore e con affetto un buon anno santo della misericordia. L’augurio può nascere dal testo del Vangelo dell’Epifania.
Mi sembra che possa essere l’augurio che nasce da chi viene da lontano. Le immagini dei profughi e delle morti dei bimbi di cui incolpiamo il mare in condizioni di forza 8 o 9 (in termini nautici) rimangono nello schermo e ci toccano lo spazio di un servizio giornalistico.

In realtà se, come sembra, ci sarà chiesta l’accoglienza per una famiglia siriana, avremo la possibilità di iniziare a vivere un buon anno!
Anche i Magi vengono da lontano e si deve a loro il turbamento di Erode e di tutta Gerusalemme.
C’è, inoltre, nel loro comportamento una gioia legata ad un evento.
La domanda che faccio anche a me è la seguente:
per cosa ho gioito nelle feste trascorse?
La Parola ci ha consegnato i tratti di un evento legato alla stalla di Betlemme e ad una famiglia che deve il suo costituirsi ad un atto di amore di Dio nel suo incarnarsi.
Da tempo mi pare di cogliere la necessità che le nostre famiglie riconoscano il loro costituirsi ad un atto d’amore.
Molte di esse sono state visitate dalla prova, dalla sofferenza di qualcuno dei suoi membri, dalla continua precarietà del lavoro, persino dalle ferite della separazione.
Si tratta di ritornare all’evento di grazia che lo ha generato perché rinasca o venga rinvigorita la gioia.
Infine, l’augurio di un buon anno della misericordia è legato a scegliere una strada diversa da quella del potere e di tutti i suoi orpelli…”..per un’altra strada”. Da Betlemme, luogo della nascita di Gesù, si riparte non come si era arrivati.
Betlemme ci dice che c’è un’altra strada, un’altra logica, un altro modo di vivere.
In fondo, “tornare” è il verbo che la Bibbia usa per indicare la conversione.
Lasciamo che il Bimbo, che i bimbi, convertano il nostro cuore al servizio e alla condivisione perché riconciliati e amati.
Buon anno di misericordia a tutti.

Questa voce è stata pubblicata in Info. Contrassegna il permalink.